La Stampa
VALENZA
La cooperativa Vivenda, che gestisce la mensa scolastica, potrebbe veder annullato l'appalto per la fornitura di pasti alle scuole di Valenza e alla casa di riposo L'Uspidalì. La mensa sforna al giorno circa 1300 pasti (1200 per la scuola e un centinaio per la casa di riposo). L'appalto scade a giugno, ma potrebbe chiederne il prolungamento , vista la mancanza di lavoro per cause di forza maggiore, cioè per la chiusura delle scuole per circa 10 mesi a causa del Covid. «La società ha già avuto tre richiami - dice l'assessore Alessia Zaio - e al terzo le normative prevedono che il contratto possa essere rescisso, ma siamo ormai oltre la metà dell'anno scolastico e non credo che si arriverà a questa soluzione. L'amministrazione sta comunque predisponendo il nuovo bando per il termine dell'appalto a giugno, che era stato sottoscritto quattro anni fa». La cooperativa Vivenda opera nel settore ristorazione di una cooperativa più ampia, La Cascina, che si occupa di vari servizi. È nata nel 1978 e, per la ristorazione, si occupa di mense per scuole, ospedali, case di riposo, case di cura , cliniche. Basa il suo servizio sul sistema «free flow» per fornire pasti gustosi e dedicati anche a chi ha allergie alimentari. L'anno scorso, in un periodo in cui le cooperative che si occupano di ristorazione avevano annunciato licenziamenti o riduzione di orari, aveva garantito che il personale non sarebbe stato ridotto. Il gruppo ha un fatturato di quasi 163 milioni di euro e quasi 4000 dipendenti. F. N. -