Il Mattino di Foggia
IN PRIMO PIANO MAGGIORANZA CONCORDE, L ʼ OPPOSIZIONE ATTACCA IL PREMIER
DI LORIS DEL VECCHIO Al termine di una lunga riunione del Consiglio dei ministri, durata circa 5 ore e terminata a notte inoltrata, il governo vara 'salvo intese' il decreto Sempliicazioni. Un provvedimento che sblocca 130 opere strategiche e che rappresenta "una rivoluzione, senza concessione all'enfasi. Si tratta di una sempliicazione mai fatta", rivendica in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che promette tempi brevi per la versione deinitiva del testo, per una rapida pubblicazione in Gazzetta Uficiale. Soddisfazione unanime da parte della maggioranza, mentre le opposizioni bollano il provvedimento come "l'ennesima farsa". Leu promuove le norme contenute nel decreto e rimarca: "Nessuna sempliicazione puo' far venir meno la scelta che negli appalti pubblici e nel settore dell'edilizia la sicurezza e i diritti dei lavoratori e la legalita' rimangano sempre al primo posto", sottolinea il capogruppo alla Camera, Federico Fornaro, che tiene a speciicare come "l'obbligo del Durc e una quota massima per i subappalti sono e restano due capisaldi ineliminabili della normativa sugli appalti. Su questo terreno il Governo non puo' e non deve arretrare". Dello stesso avviso il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio: "Non puo' essere buona sempliicazione quella che mette in secondo piano il contrasto al rischio delle iniltrazioni criminali negli appalti pubblici e la tutela della salute e dei diritti dei lavoratori". "Per questo la reintroduzione dell'obbligo della validita' del Durc al 31 luglio, su cui il Pd ha insistito, e' una buona notizia", osserva ancora Delrio. "Mi sembra siamo sulla strada giusta", commenta il segretario dem, Nicola Zingaretti. Anche il Movimento 5 stelle non nasconde la soddisfazione: "E' una pietra miliare nel lavoro di questo Governo", rivendica il sottosegretaTAJANI, SALVINI E MELONI rio Riccardo Fraccaro. "Abbiamo portato a casa un importante provvedimento", sostiene Luigi Di Maio che rivolge alle opposizioni un appello: "Mettete da parte la propaganda e agiamo tutti insieme, con responsabilita'". Ma il centrodestra non sembra intenzionato a raccogliere l'invito e, anzi, boccia senza appello il nuovo decreto varato dal governo. "E' l'ennesima bufala: dopo la cassa integrazione che non arriva, i soldi delle banche che non arrivano, la presunta sempliicazione", taglia corto Matteo Salvini, secondo il quale "l'unico modo per accelerare e' il modello Genova. Se il governo non azzera il codice degli appalti e non adotta il modello Genova per tutta Italia, non si va da nessuna parte". Critica anche Giorgia Meloni: "Dal governo e da Conte l'ennesima conferenza stampa iume per presentare un testo che ancora non c'e'. La versione deinitiva non e' pronta e per la pubblicazione in Gazzetta Uficiale bisogna attendere un numero indeinito di giorni. L'unica certezza e' che il testo superera' le 100 pagine". Insomma, "la farsa continua", e' la conclusione tranchant della presidente di Fratelli d'Italia. Non e' da meno Forza Italia. "Settimane di faticosa gestazione, un Consiglio dei ministri notturno durato oltre 6 ore, al termine del quale il tanto sbandierato decreto sempliicazioni viene approvato con la ridicola formula 'salvo intese'. La maggioranza non esiste piu', Conte abbia il coraggio di prenderne atto", afferma la capogruppo azzurra alla Camera, Mariastella Gelmini.