Il Sole 24 Ore
- Giorgio Santilli
INFRASTRUTTURE
La ministra De Micheli ha consegnato a Conte una lista di cinquanta opere Nell'elenco prevalgono ferrovie e strade, metà dei lavori nel Mezzogiorno
La ministra delle Infrastrutture De Micheli ha consegnato al presidente del Consiglio Conte l'elenco delle opere da commissariare: una cinquantina di interventi fra cui prevalgono quelli ferroviari (15) e stradali (11). Presenti anche porti, opere idriche e caserme della Polizia. Il pacchetto completo riguarda lavori per 42 miliardi di euro, di cui 30 ancora non affidati o non avviati o comunque incagliati. Spetta ora a Conte firmare il Dpcm, la nomina dei commissari arriverà poi con successivi decreti. Santilli a pag. 3
ROMA
La ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, ha consegnato giovedì al presidente del consiglio Giuseppe Conte la sua lista di opere infrastrutturali da commissariare in base all'articolo 9 del decreto semplificazioni.
Nell'elenco ci sono una cinquantina di interventi fra cui prevalgono le opere ferroviarie (15 interventi) e quelle stradali (11 interventi). Fra le prime le più importanti sono la linea Fortezza-Verona (3.371 milioni), la Venezia-Trieste (2.213 milioni), il completamento della Genova-Ventimiglia (1.540 milioni), il raddoppio della Pontremolese (2.303 milioni). Fra le strade la messa in sicurezza della A24 Roma-L'Aquila e della A25 Roma-Pescara (in tutto 3.140 milioni), la Roma-Latina (1.516 milioni), la Jonica (1.335 milioni), il completamento della Tirrenica fra Tarquinia e San Pietro Palazzi (1.020 milioni). Ci sono poi due importanti opere portuali, la diga foranea di Genova (1 miliardo) e la Darsena Europa Livorno (467 milioni). Questo complesso di infrastrutture trasportistiche viene stimato dall'Ance in termini di costo complessivo 42 miliardi, di cui 29,2 sarebbero relativi a opere da affidare o non avviate o da sbloccare. In sintesi si può quindi dire che il valore delle opere che il governo vuole accelerare con questa prima tranche di commissariamenti è dell'ordine dei 30 miliardi, di cui oltre la metà (15.188 milioni) nel Mezzogiorno.
A questi vanno aggiunti sette interventi idrici fra cui prevalgono quelli relativi a sblocco di dighe anche queste localizzate nel Mezzogiorno e 12 uffici o caserme di Polizia proposte dal ministero dell'Interno a Palermo, Catania, Reggio calabria, Crotone, Napoli, Bologna, Genova, Milano, Torino e Roma.
Sarà il presidente del Consiglio a firmare il Dpcm contenente il solo elenco delle opere considerate strategiche da sbloccare, dopo il parere delle commissioni parlamentari (che deve essere espresso entro quindici giorni). Successivi decreti nomineranno poi i commissari e in quei provvedimenti saranno previsti il compenso, le risorse (che potranno essere gestite con una contabilità speciale) e la struttura commissariale messa a disposizione dei singoli commissari. Il viceministro alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, che ha ricevuto dalla ministra una delega a coordinare l'azione del governo sui commissari, ha già detto che intende dare un indirizzo, fissare d'intesa con la ministra obiettivi temporali precisi e svolgere un'azione di vigilanza stretta sul rispetto del cronoprogramma.
Fra i nomi che spiccano come possibile commissario di alcune di queste opere c'è quello di Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi in uscita e attualmente già commissario per le due ferrovie Napoli-Bari e Catania-Messina-Palermo. Per queste due opere fondamentali per i collegamenti nel Sud, per altro, la nomina di un nuovo commissario comporterà l'estensione dei poteri rispetto a quelli attuali, considerando che i poteri previsti dall'articolo 9 del decreto semplificazioni sono molto estesi. Per l'esecuzione degli interventi, i commissari straordinari possono, per esempio, «essere abilitati ad assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante e operano in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici».
Per Gentile si è parlato di una doppietta di opere autostradali (la Roma-Latina e la messa in sicurezza della A24 e A25), mentre nelle ultime ore torna l'ipotesi che possa essere nominato commissario per alcune opere ferrovarie. Una partita legata anche al ricambio del vertice in Rfi.
In linea generale, comunque, il governo opterà per figure commissariali tecniche, prese in prevalenza dai ruoli tecnici di Rfi e Anas.
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Nell'articolo 9
L'articolo 9 del decreto semplificazioni 76/2020 con l'obiettivo di accelerare gli interventi infrastrutturali modifica e integra le norme del decreto sblocca cantieri (32/2019). Prevedendo con appositi decreti del presidente del Consiglio dei ministri l'individuazione degli interventi infrastrutturali caratterizzati «da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare
difficolà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure
tecnico - amministrative o che comportano un rilevante impatto
sul tessuto socio - economico a livello nazionale, regionale o
locale, per la cui realizzazione o completamento» per i quali si rende necessaria la nomina di uno o più Commissari straordinari che possono svolgere la funzione di stazione appaltante.
LE OPERE DA COMMISSARIARE
Valori in milioni di euro
Fonte: Elaborazione Ance su documenti pubblici
INFRASTRUTTURE IDRICHE ED EDILIZIA STATALE
Infrastrutture idriche
1. Messa in scurezza traversa del Lago d'Idro (BS); 2. Messa in sicurezza del sistema acquedottistico del Peschiera; 3. Completamento ampliamento Diga di Maccheronis (NU); 4. Completamento dighe: Monti Nieddu (CA) e Medau Aingiu (CA); 5. messa in sicurezza delle dighe:
Cantoniera sul fiume Tirso (OR), sul Rio Olai (NU), sul Rio Govossai (NU), sul Rio Mannu di Pattada a Monte Lerno (SS), di Monte Pranu sul rio Palmas (OR), di Pietrarossa (EN-CT); 6. realizzazione Mose; 7. messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso.
Edilizia statale (Proposte Ministero Interno)
Realizzazione presidi di Ps, uffici e ristrutturazione immobili in 11 città: Palermo, Catania, Reggio Calabria, Crotone, Napoli,
Reggio Calabria, Bologna, Genova, Milano, Torino e Roma